07.02

EVOLUZIONE DELLE DOGANE

Le prime testimonianze di un organo paragonabile alle dogane attuali risalgono all’Antica Grecia, quando, all’entrata della città di Atene, le merci venivano sottoposte ad una tassa denominata “Pentecoste”. Nel corso dei secoli non è venuta meno la tassazione delle merci che oltrepassavano i confini dell’impero, regno, ducato o signoria che fosse. Alcuni studiosi ritengono che l’unificazione d’Italia non fosse mossa da spirito di fratellanza comune della gente che abitava la penisola italiana dell’epoca, bensì dal fatto che, essendovi molteplici signorie e regni, la merce dovesse oltrepassare numerosissimi confini e, di conseguenza, il prezzo della stessa merce diveniva altissimo in quanto il venditore doveva corrispondere ad ogni dogana i dazi imposti dalle leggi di ogni singolo Signore.

Oggigiorno, grazie all’Unione Europea non è più così. In seguito all’entrata in vigore dei vari Trattati, l’Unione Europea si caratterizza per la libera circolazione di merci, servizi, capitali e persone. L’evoluzione dell’unione tariffaria iniziata con il Trattato di Roma del 1957 ha portato alla soppressione di tutti i dazi doganali sugli scambi tra i paesi membri ed alla creazione di un’unica tariffa europea applicabile agli scambi tra paese membro.

L’art. 23 del Trattato di Amsterdam precisa che: “La Comunità ha il compito di promuovere nell’insieme della Comunità, mediante l’instaurazione di un mercato comune e di un’unione economica (…), e mediante l’attuazione delle politiche e delle azioni comuni (…), uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche, un elevato livello di occupazione e di protezione sociale (…)”. Per dare risvolto a tali principi, con i regolamenti comunitari riguardanti l’istituzione del Codice Doganale Comunitario (CDC) e le Disposizioni di Attuazione dello stesso Codice (DAC), e loro successive modifiche, l’Unione Europea ha avviato un processo di armonizzazione delle politiche doganali di ogni singolo stato membro. Di conseguenza, a partire dal 1993 l’intero territorio dell’Unione Europea rappresenta un unico spazio senza dogane interne che impediscano, anche solo minimamente, la libera circolazione delle merci. Inoltre, nei confronti dei Paesi extracomunitari l’Unione Europea e, quindi, tutti gli stati membri, adotta un’unica politica doganale ed economica. Di conseguenza, qualsiasi sia l’ufficio doganale cui un cittadino europeo si rivolga per un’esportazione o un’importazione verso o da un determinato paese, il venditore dovrà corrispondere alla dogana lo stesso ammontare, proprio in virtù dell’unione doganale.